• Carthago Dilecta Est, vittoria per il Sun Fast 3200 Hakuna Matata (con Pietro D’Alì)

    by  • 31 July 2012 • Altura/Monotipi, Carthago, D'Alì, Regate

    Port Yasmin, Hammamet, Tunisia- (dal nostro inviato Mauro Giuffrè) Partiamo da due nomi: Pietro D’Alì e Andrea Fantini. Sono i due volti protagonisti del rilancio della Carthago Dilecta Est, XIV edizione, manifestazione organizzata dal Circolo Velico Ventotene in collaborazione con l’Ente del Turismo Tunisino, che si è da poco conclusa dopo le 330 miglia di navigazione da Fiumicino ad Hammamet. Il primo, “la volpe del Tigullio”, è uno dei velisti italiani con maggiore esperienza, che con l’equipaggio del Sun Fast 3200 Hakuna Matata di Massimo Zanotti vince in tempo compensato in IRC e ORC la Carthago 2012. Il secondo, Andrea Fantini, è invece uno dei nomi emergenti dell’altura italiana, già protagonista dell’ultima Transat Jacques Vabre,  che a bordo del Class 40 Rosa di Mare dell’armatore Massimo Juris, in un equipaggio completato da Fabio Martinelli, vince la line honour dopo una regata condotta sempre in testa.

    La Carthago 2012, dopo la sospensione del 2011 a causa dei disordini politici, riparte quindi da Pietro D’Alì e Andrea Fantini, passato, presente e futuro della vela italiana, a conferma che questa manifestazione può e deve essere uno degli appuntamenti più importanti delle regate in Mediterraneo, vetrina per i grandi campioni e per tutti gli appassionati che desiderano cimentarsi con una regata d’altura tecnica e impegnativa, che sul suo percorso, come ci hanno raccontato tutti i protagonisti, può alternare snervanti bonacce a improvvisi colpi di vento.

    L'equipaggio di Hakuna Matata ad Hammamet con Pietro D'Alì in tenuta "estiva". Foto Giuffré

    In IRC come detto vince il Sun Fast 3200 Hakuna Matata di Massimo Zanotti, seguito dal Grand Soleil 37 Umma Gumma – Saica di Antonio Stellato, mentre al terzo posto si è piazzato il Class 40 Rosa di Mare di Massimo Juris. La classifica ORC è stata vinta ancora da Hakuna Matata, davanti a Grifone IV, Oceanis 51 della Guardia di Finanza. Abbiamo raccolto le impressioni a caldo degli equipaggi non appena scesi in banchina, che ci hanno raccontato le difficoltà di questa regata impegnativa e la soddisfazione di ritornare in Tunisia per la Carthago.

    Il Class 40 Rosa di Mare di Massimo Juris ha tagliato il traguardo alle 3.57 del 31 luglio, dopo 63 ore e 57 minuti di regata. Soddisfatto l’armatore, che ha avuto in Andrea Fantini e Fabio Martinelli due compagni ideali. “Stiamo bene, moderatamente stanchi” ci ha detto Fantini, “abbiamo avuto condizioni variabili con una leggera prevalenza delle andature portanti anche se con pochissimo vento nella parte iniziale della regata. Durante la prima notte ci ha sorpreso anche qualche temporale, poi fino all’ingresso nel Canale di Sicilia il vento è stato debole. Gradualmente è entrato un ovest-sudovest che in avvicinamento alle coste tunisine si è intensificato parecchio e ci ha costretto a ridurre la velatura. E’ stata comunque una bellissima esperienza”.

    Alle 11.09 è arrivata Hakuna Matata, che dopo la vittoria nella prova d’altura della Giraglia si conferma una delle barche del momento. L’armatore Massimo Zanotti ci ha raccontato qualche particolare della loro regata: “Abbiamo avuto un problema all’elettronica che ci ha causato qualche piccola difficoltà in più. Dopo le bonacce tirreniche nel Canale di Sicilia il vento è aumentato, fino a punte di 25 nodi nelle ultime miglia ma la barca si è comportata benissimo”. Abbiamo chiesto a Pietro D’Alì se la regata fosse stata dura, domanda quasi ironica per un velista della sua esperienza: “ Ma no è stata una bella navigazione, anche se non proprio con le nostre condizioni ideali. Lo erano quelle della Giraglia ma li la barca non è stata tirata al massimo”.

    Si sono susseguiti poi gli arrivi degli altri equipaggi che hanno raggiunto Hammamet sotto una robusta termica che ha concesso una navigazione sportiva e divertente nelle ultime 25 miglia. “Non è stata facile” ci hanno raccontato gli uomini del Grand Soleil 37 Umma Gumma, secondi in IRC con i rating: “Le bonacce possono essere più impegnative del vento forte e la zona del Tirreno meridionale sotto questo aspetto è stata insidiosa. Poi abbiamo avuto anche mare formato e quando avevamo agganciato e quasi superato Grifone IV si è rotta la drizza del genoa, un inconveniente che ci ha fatto faticare non poco, ma siamo contenti di essere qui in Tunisia”.

    Il programma della Carthago 2012 proseguirà con una serie di itinerari turistici sulle coste e sull’entroterra tunisino, in attesa del 4 agosto quando partirà la Tunisie Sailing Week che con una serie di regate costiere porterà la flotta fino a Bizerta.

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